Hai mai fatto caso alle parole ESATTE che utilizzi durante una trattativa?
Hai mai modulato la tua comunicazione in base alla situazione ed al tuo interlocutore?
Comunicare con consapevolezza è fondamentale ogni giorno, soprattutto nel mondo delle vendite; molto spesso alcune espressioni colloquiali e di uso comune possono minare definitivamente qualsiasi trattativa.
Ecco perché abbiamo deciso di iniziare un ciclo di articoli proprio dedicati a tutte le parole e frasi KILLER e NERE per le tue vendite!
Parole Killer per la vendita
Con parole killer si intendono termini che vengono utilizzati normalmente in conversazioni quotidiane e comuni, ma che nel contesto delle vendite, risultano pericolose.
Il pericolo, infatti, è proprio la perdita della vendita!
Alcune parole hanno una connotazione negativa e possono influire, appunto, negativamente sul tuo interlocutore e su quello che lui/lei percepisce di quanto stai dicendo.
Occorre fare attenzione, perché queste parole/espressioni emergono soprattutto nei momenti di picco di emozione: ciò significa che, durante una trattativa, il rischio di dirle è molto alto!
Vogliamo iniziare a presentarti le più “semplici”, ma anche le più utilizzate (mannaggia!)!
MA e PERO’
Queste due semplici parole sono tra le più pericolose! Infatti, possono ribaltare le sorti della tua trattativa in un secondo. Considera questi esempi:
“Questo servizio è perfetto per voi, ma occorre rivedere alcuni aspetti ….”
“Il tuo risultato è ottimo, però potevi fare …”
Prova a riformulare queste due frasi in chiave positiva evitando MA e PERO’: così facendo veicolerai il messaggio corretto.
“I migliori vantaggi per voi sono … Aggiungiamoli ed il nostro prodotto è definitivamente perfetto per voi!”
“Facendo così … la fase iniziale sarebbe stata perfetta; il risultato è ottimo comunque!”
Espressioni Killer: NO e NON
NO e NON, invece, sono da evitare a tutti i costi!
L’inconscio umano rifiuta il NO/NON, ma coglie la negazione pienamente. Questo spinge il nostro inconscio a fare o dire proprio quello anticipato dalla negazione.
Per esempio, dire ad un bambino “Non mangiare il cioccolato!” equivale proprio a dirgli “Mangia il cioccolato!”
Allo stesso modo espressioni come:
- “Non la sto prendendo in giro, questo prodotto ha veramente…”
- “Non sono qui per rubarle del tempo!”
- “Non sono affatto una persona che vuole vendere a tutti i costi, io!”
… portano il nostro potenziale cliente a immagazzinare solamente le parole che dirai dopo il NON e, quindi, a capire l’opposto di quello che volevi dire in realtà!
Occorre esercitarsi con alternative positive, espresse in chiave positiva! Sempre! Soprattutto durante le trattative!
Hai mai pensato a delle alternative alle espressioni riportate sopra?
Scrivile nei commenti e discutiamone insieme!